Un fascicoletto seicentesco di Meditazioni sulla Passione di Gesù
Un fascicoletto un po’ sciupato ma interessante si trova rilegato alla fine del quarto volume del Diario (1667-1685) di Agostino Nelli – un ricordo dal quale è stato ripreso a proposito della processione per le strade di Firenze dello stendardo di Santa Maria Maddalena dei Pazzi (2 giugno 1669) –.
Contiene delle “Meditazioni” dedicate a delle “sorelle carissime”, che dovrebbero essere, in mancanza di altre notizie, suore di un ignoto convento o di una compagnia laicale.
La seconda di copertina invece è stata usata da altra mano, in verità poco avvezza allo scrivere, per riportare una preghiera breve a Sant’Anna. Questa:
“Ave sancta An(n)a, della Vergine fussi balia e mamma, trenta an(n)i stesti che figlio e figlia non avesti alzasti gli o(c)chi e dicesti ‘O Dio o Dio che non dai un figliolo a me’, e ve ne dette una sì ttale che tutto il mondo fa alegrare, et fatemi songnare o velare tavola inbastita, selva fiorita o vingna panpanuta, e si non lo avere fatemi songniare o velare fuoco ardente”.
Le Meditazioni invece sono una versione delle Rivelazioni di Santa Brigida († 1373) e di una Lettera trovata nel Santo Sepolcro di Nostro Signore Gesù Cristo in Gerusalemme, abbastanza nota, ma considerata da alcuni apocrifa.
Ne trascrivo il testo, che mi sembra bello, cercando la giusta interpretazione del manoscritto soprattutto pensando che è allegato alla fine del Diario di un matematico fiorentino allievo di Evangelista Torricelli († 1647), uomo di gran cultura e di fede.
Il testo:
"Sorelle carissime quando fate queste meditationi santissime consecrate i vostri cuori a Jesù sposo del anime nostre e preghatelo per me misero peccatore.
Alla prima hora Meditare la Cena del Signore
Alle 2 La lavanda de’ piedi
Alle 3 L’institutione del Santissimo Sacramento
Alle 4 Il sermone della Charità
Alle 5 L’uscita al orto di Getsemani
Alle 6 L’oratione del orto, l’agonia et il sudore del Signore
Alle 7 La cattura di Jesù, et come fu presentato ad Anna
Alle 8 La guanciata datali in casa d’Anna
Alle 9 Come fu presentato a Caifatto, et negato da Pietro
Alle 10 Come fu sputacchiato la Divina faccia, et bendati gl’occhi
Alle 11 Il processo fabricato contro Jesù con li falsi testimoni
Alle12 Come fu presentato a Pilato con il processo dalla causa
Alle 13 Fu presentato al re Erode quale lo rimandò a Pilato con quella veste bianca per scherno
Alle 14 fecero li Giudei la maggiore instantia con gran tumulto dicendo ‘Crocifiggilo, Crocifiggilo’
Alle 15 Fu flagellato alla colonna di 6666 battiture
Alle 16 Fu incoronato di spine et mostrato al popolo vestito come re da burla dicendo ‘Ecce Homo’
Alle 17 Fu sententiato a morte, et menato al Calvario con la Croce in spalla
Alle 16 Fu crocifisso, s’oscurò il sole et stette così sino alle 21 hore
Alle 19 Raccomanda la Santissima Madre a Giovanni, et lui alla Madre, si converte il ladro, et li promette il Paradiso
Alle 20 Ha sete, et se li porge aceto e f(i)ele
Alle 21 Spira la Santissima Anima, trema la terra, si scoperchiano le pietre, et si squarcia il velo del tempio.
Alle 22 È ferito d’una cruda lanciata
Alle 23 È deposto di Croce in grembo alla Santissima Madre
Alle 24 È sepolto in un sepolchro di altri, et considera, che egli è il creatore, et redentore del mondo.
Però s’un tal patire contemplerai, n’harai gran merito, et non peccherai”.
[Seguono:]
“Alcune Revelationi della durissima Passione di Jesù Cristo date a Santa Brigida
Primo. Li soldati armati furno 200, 80 capitani, 230 con fiaccole, et lanterne, et tre con funi
Hebbe tre guanciate
Fu percosso con pugni 120 volte
Gli fu dato nella bocca 30 volte
Fu gettato in terra tre volte dal orto a casa di Anna
23 volte fu alzato da terra per li capelli con una catena al collo
28 volte fu tirato per la barba
73 volte gli fu sputato in faccia
109 volte sospirò secondo l’humanità
6666 battiture hebbe alla colonna
Mille punture hebbe da mille spine con le quali fu fatta la sua corona posta sopra il suo santissimo Capo
Cinque volte cadde in terra sotto la Croce
Un milione, centomila et 125 funno le gocciole dal sangue sparse il tuo et mio Jesù Cristo
Si vis peccata fugere
Passione durissima
Jeshu Christi melliflui
Semper devote cogita
et reportabis requiem”
[Se vuoi fuggire i peccati pensa sempre devotamente alla durissima passione del dolcissimo Gesù Cristo e otterrai la pace].
Paola Ircani Menichini, 14 giugno 2024. Tutti i diritti riservati.
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